Prato Paderno
Citato nella bolla del 963 con la quale l’imperatore Ottone concede al vescovo di Belluno un importante porzione di territorio friulano che si appoggiava alle sorgenti del Livenza saliva al Monte Cavallo e da qui alla cima Caolana e poi scendeva a Prato Paterno e da qui al Livenza.
Florio Miari nel 1865 ricordava che Giovanni II vescovo di Belluno “ da Ottone il grande, ebbe nel 10 Settembre 963 il territorio e castello di Oderzo e quello di Polcenigo, che si estendeva da Monte Cavallo a Cavolana, e da Prato Paderno alla Livenza, unendovi alcune terre situate nel cenedese”.
Questa zona si consolidò nel tempo come il vertice del confine tra i comuni di Aviano, Budoia e Vigonovo. Il confine fu segnato più volte con opere umane che ricordavano l’importanza del confine e nel 1869 lo troviamo segnalato con un chiaro riferimento cultuale: la “passion della Colonna”. La mappa del 1805 mostra in modo chiaro come i territori coltivati di Budoia e di Aviano arrivassero fino al limite della grande prateria della “Campagna” divisa con la comunità di Roveredo.
